VIAGGIO REPUBBLICA DOMENICANA

Volevo a tutti i costi vedere il mare dei Caraibi e così il primo marzo del 2023 sono partita per raggiungere la Repubblica Domenicana e dopo 11 ore di volo sono arrivata all’aeroporto Internazionale Las Américas a circa 30 km dalla città di Santo Domingo capitale dello stato.

Ci sono poi voluti circa due ore per raggiungere il resort dove ho alloggiato per otto giorni: zona di Bayahibe il nome del villaggio Viva

Dominicus Beach ( Wymdham). Il villaggio turistico era enorme e completamente circondato da mura. Vi è la possibilità di alloggiare in una camera oppure in un bungalow, io ho scelto quest’ultimo, non si trovava direttamente sulla spiaggia, tuttavia era sufficiente fare pochi passi per ritrovarsi sulla spiaggia. La camera era abbastanza accogliente con un letto a tre quarti, un bagno grande, e un armadio a muro

cui interno vi era la cassaforte a pagamento ( due euro al giorno). Il mio alloggio si trovava vicinissimo alla Placida, una specie di piazza

in cui si svolgevano le attività ricreative per intrattenere gli ospiti: al centro di tale piazza vi era un’enorme piscina adatta per i bambini, un bar che servivano bibite, caffè, moito … e tanto altro, un ristorante che serviva panini con hamburger, patatine fritte, frutta … aperto fino alle sette di sera ed infine il ristorante principale self-service con una abbondanza di cibo invidiabile e un trionfo di dolci, pasticcini di tutti i tipi che io ho avrei voluto assaggiarli tutti, ma mi sono resa conto che era quasi impossibile: erano troppi per il mio stomaco. Se ci dovessi ritornare ho intenzione di introdurre nel mio intestino una tenia così potrò abbuffarmi senza crescere di un chilo: naturalmente sto scherzando.

Erano poi presenti anche altre tre o quattro piscine dislocate in diversi punti del resort, tra cui una piscina che risucchiava l’acqua del mare, profonda circa un metro e mezzo.

Sulla spiaggia vi erano tantissime sdraio e anche delle zone dedicate ai VIP. Al posto degli ombrelloni vi erano delle palme altissime. Il mare era di un azzurro bellissimo e l’acqua era talmente trasparente che potevi vedere il fondo anche senza dover fare dello snorkeling. Ho visto però pochissimi pesci: una o due sogliole e qualche pesce abbastanza grosso che non sono in grado di identificare grazie alla mia notevole ignoranza in campo ittico.

Tutte le persone che lavoravano all’interno del resort erano domenicani che ti trattavano con gentilezza gelida quasi indisponente. Sembrava quasi di scorgere nei loro comportamenti una sorta di razzismo nei nostri confronti. Sono tutti di carnagione scura anzi direi nera, la guida che ci ha accompagnato a Santo Domingo mi ha informato che la parte sud dell’isola è abitata da persone con pelle scura, mentre quelli che vivono nella parte più a Nord sono di carnagione molto più chiara, in quanto durante la dittatura di Trujillo, si voleva ottenere lo “sbiancamento” della popolazione mediante matrimoni misti.

Ecco alcune foto: partendo da sinistra c’è la foto del bungalow, poi la spiaggia con le sdraio ed infine la Placida

 

 

La maggior parte dei villeggianti erano argentini, francesi, poi vi erano spagnoli, tedeschi ed italiani. Ho conosciuto anche una famiglia svedese il cui figlio mi salutava sempre con “Ola” unica parola che capivamo entrambi.

Devo dire che la mia permanenza in questo resort non è stata completamente positiva infatti mi sono raffreddata e mi è venuto un raffreddore terribile e ciò è accaduto grazie all’escursione di Catalina dove sulla strada del ritorno gli spruzzi del mare erano così abbondanti che mi sono completamente bagnata e l’aria fredda e il fatto che fossi all’ombra hanno contribuito a rendere il viaggio di ritorno un incubo: avevo molto ma molto freddo!!!!!

Catalina è un’isola selvaggia con sabbia fine e bianca e poco lontano dalle sue coste vi è un barriera corallina non certo paragonabile a quella del Mar Rosso. L’unico aspetto positivo dell’escursione è stato quello di assaporare l’aragosta ai ferri che era effettivamente squisita.

 

VISITA ALLA CITTA' DI SANTO DOMINGO

Il primo giorno l’ho trascorso all’interno del resort, per ambientarmi e per prenotare le diverse escursioni: la capitale dello stato: Santo Domingo, Catalina e l’isola di Saona. Ero tentata anche di effettuare l’escursione di Samanà, che si trova a nord del paese, per vedere le balene, ma il costo era davvero molto alto, non solo, se pagavi con carta di credito aggiungevano il 10% sull’importo, pertanto tutte le escursioni le ho pagate in contanti e in euro. Capitale della Repubblica Domenicana, si trova a Sud del paese ed è attraversata dal fiume Ozame. Durante il tragitto la guida ci ha indicato il Faro di Colombo dove c'è la sua tomba, la struttura è piuttosto brutta ecco la foto:

 

Prima di raggiungere il quartiere coloniale della città, abbiamo visitato le grotte di Taiano: qui è presente anche un parco con vegetazione di tipo tropicale. All'interno della grotta ci sono, oltre a stalattiti e stalagmiti, tre laghi alimentati da un fiume sotterraneo di un colore azzurro spettacolare. Il primo lago, scendendo le scale, viene chiamato solforoso in realtà la guida ci ha informato che nel lago non c’è dello zolfo. Il secondo lago viene detto delle Dame perché in questo lago poco profondo facevano il bagno le donne e i bambini ed infine il lago Frigo perché l’acqua è a 20°. Ecco alcune foto

Dopo questa visita naturalistica spettacolare, abbiamo visitato la dimora di Diego Colombo, figlio di Cristofero Colombo, e di sua moglie Maria Toledo. Hanno avuto ben sette figli!!! 

L’Alcazar del Colon si affaccia sulla piazza De Espana e da lì parte la “ Calle Las Damas”, la via dove passeggiavano le cortigiane di corte. La dimora di Colombo Diego e di Maria di Toledo è ancora arredata e si possono visitare le diverse stanze: la cucina, le camere da letto, la sala della musica, la biblioteca … Vi è inoltre un dipinto che ritrae Diego da bambino con suo padre Colombo.

 

Terminata la visita alla casa di Diego Colombo, abbiamo percorso la Calle Des Dames e ci siamo diretti verso la Cattedrale più antica della città. Il monumento sorge su una grande piazza dove è stata eretta la statua di Colombo, piena di piccioni, ecco alcune foto della cattedrale: e della piazza.

 

Abbiamo un po' girovagato per il quartiere coloniale che non mi ha particolarmente colpito come quello di Cuba, in seguito la guida ci ha condotti al mercato coloniale: un enorme negozio pieno di colori e di souvenir per dare un'idea di ciò che ho visto ecco alcune foto:

In questo negozio ho acquistato due bracciali con la pietra di Larimar ( pietra dura di un bellissimo azzurro che viene estratta solo qui nella Repubblica Domenicana, e il liquore MamaJuana composto da vino rosso, rum, miele a da rametti di piante aromatiche.

Santo Domingo non mi ha particolarmente colpito, non certo come l'Avana capitale di Cuba il cui quartiere coloniale è molto più caratteristico e affascinante. Ecco alcuni video della città fatti dal pullman mentre ritornavamo al resort. 

ESCURSIONE A SAONA

 

L’isola si trova di fronte a Punta Cana, è molto grande e dal punto di vista naturalistico è meravigliosa. Prima di arrivare all’isola ci siamo fermati nel Parco Nazionale Cotubanamà per vedere le stelle marine. Quando mi sono immersa nell’acqua limpida e trasparente per fare un po’ di snorkeling, ho avuto un po’ di freddo; tuttavia, non ho desistito perché il desiderio di vedere qualche stella marina mi ha resa temeraria. Purtroppo, non ho avvistato nessuna stella e così mi sono rassegnata e sono risalita sull’imbarcazione. Tra l’altro la guida si è raccomandata di non allontanarsi troppo perché potevano aggirarsi degli squali, in realtà non c’erano e tale suggerimento aveva lo scopo di evitare che qualche turista si allontanasse troppo perché a circa 20 metri di distanza il fondo marino era costellato di tantissime stelle che ho fotografato dall’imbarcazione: peccato!!!!!

In seguito ci siamo diretti verso la Playa del Canto dove c’è una spiaggia e una casa privata che al nostro arrivo era chiusa. Qui abbiamo fatto di nuovo il bagno in queste acque il cui colore è difficile da descrive da quanto è bella e con tante sfumature di azzurro.

Dopo aver visitato la Playa del Canto, ci siamo diretti verso Il Villaggio dei Pescatori. Mi aspettavo delle case fatiscenti, invece erano piccole villette costruite in legno abbastanza colorate. 

Dopo aver lasciato il villaggio dei pescatori, ci siamo diretti verso il luogo dove abbiamo pranzato e trascorso le ultime ore dell'escursione: il luogo era davvero stupendo, palme altissime, sabbia fine e un mare incantevole.

Se dovessi ritornare nella Repubblica Domenicana, rimarrei più giorni e visiterei altri luoghi di tale stato, infatti non ho visto molto, ad esempio non sono andata a Samanà per vedere le balene, non ho visto tutti i parchi nazionali, insomma 8 giorni sono troppo pochi.

Presentazione dei luoghi visitati realizzato con genially.